Comprare una moto usata è una scelta che può avere diverse motivazioni: c'è chi
ha limiti di budget, chi vuole risparmiare sull'assicurazione contro il furto,
chi è convinto che convenga, chi trova l'occasione d'oro...
Ad ogni modo, è bene andarci cauti perchè non si conosce, a meno di casi
eccezionali, la STORIA della moto.
Difficile reperire informazioni certe su chilometraggio, incidenti, guasti
"seri" o altre "gabole"... e, di conseguenza, facile farsi fregare.
Con un po' di attenzione ed esperienza si può perlomeno ridurre il rischio di
avere sgradevoli sorprese, come ad esempio trovarsi di fronte a costosi ed
inaspettati interventi di manutenzione subito dopo l'acquisto....
I principali punti da controllare su una moto di seconda mano sono i
seguenti:
CHILOMETRAGGIO: la TDM è una moto per chi ama viaggiare, e la
percorrenza media difficilmente è inferiore agli 8-10 mila km annui. E' molto
più frequente incontrare un TDMista che percorra 20.000 o anche 30.000 km in un
anno, piuttosto che uno che ne percorra solo 5.000. Diffidate quindi dai
chilometraggi troppo ridotti, e nel caso cercate di verficarne la veridicità
(interpellando i precedenti proprietari, consultando il libretto dei tagliandi
oppure esaminando con molta attenzione alcuni punti "critici" della moto)
GOMME: il loro stato di usura influenza il costo dell'intera moto. La
sostituzione di un intero treno di gomme, a prezzo già scontato, si attesta
mediamente sui 310-330 euro.
Inoltre, un esame "visivo" delle gomme può darci qualche informazione
aggiuntiva sulla moto...
Se sono consumate fino ai bordi esterni, il vecchio proprietario amava piegare.
(se hanno addirittura i ricciolini come le moto sportive, si tratta senz'altro
della moto di robyilkx....). Un'usura irregolare potrebbe essere sintomo di
qualche problema ciclistico, nel dubbio conviene chiedere il parere di un
esperto di propria fiducia.
CATENA DI TRASMISSIONE: altro particolare d'usura, la cui sostituzione
richiede mediamente circa 200 euro. La durata media della catena è di circa
40.000 km, catene in cattive condizioni per chilometraggi molto inferiori
potrebbero essere indice di scarsa attenzione e cura della moto.... o di
chilometraggi manomessi!!!
DISCHI FRENO: la superficie non deve essere troppo rovinata. Un disco
molto rovinato con un chilometraggio basso è fortemente sospetto (manomissione
contakm??).
Ricordate che è possibile rettificare i dischi, con una spesa tutto sommato
contenuta, a patto che il loro spessore non sia già sotto al minimo consentito
dalle tolleranze. In tal caso i dischi vanno sostituiti, e sono dolori....
PEDANE E LEVE (a pedale e a manubrio) spesso portano i segni del tempo.
Rotture o abrasioni testimoniano cadute/incidenti (attenzione però: i piolini
"grattugiati" indicano pieghe, più che scivolate... abbiamo appurato
empiricamente che nelle cadute le pedane non si grattano, ma eventualmente si
spaccano).
La gomma sopra la pedana è un altro indice dello sfruttamento della moto; non
può essere molto usurata se il chilometraggio indicato è esiguo. Ovviamente è
difficile "quantificare" questi dettagli, a titolo di esempio i miei "gommini"
risultavano abbastanza consumati già dopo i primi 20.000 km ma su molti altri
TDM ho notato un'usura decisamente minore.
MOTORE: controllare visivamente che non ci siano trafilaggi d'olio.
Ovviamente se il motore è appena stato lavato, il controllo è poco
significativo... Attenzione anche a graffi, crepe o segni evidenti di
riparazione sui carter.
Non deve essere presente alcuna rumorosità anomala. Il motore deve tenere il
minimo agevolmente, se questo è regolato al valore corretto.
SCARICHI: gli scarichi del TDM 850 sono fortemente propensi
all'ossidazione. Punti critici sono le saldature su collettori e padellone, che
sono in "ferraccio" verniciato. Verificare che non vi siano punti in cui la
corrosione ha forato gli scarichi.
La sostituzione degli scarichi ha un costo molto alto, se si vuole utilizzare
materiale originale.
Verificare anche l'assenza di rilevanti graffi sui terminali: oltre a provocare
una precoce ossidazione dei terminali, potrebbero indicare cadute o
incidenti.
Inoltre non dimenticate che gli scarichi non omologati possono procurare
qualche noia: in sede di revisione potrebbero venire "smascherati", per non
parlare delle forze dell'ordine che possono addirittura ritirare il libretto -
oltre a multe salatissime. Certe cose è bene saperle...
SOSPENSIONI: le sospensioni "invecchiano" assieme alla moto, perdendo
progressivamente efficienza. Ad ogni modo, la forcella deve scorrere
liberamente senza impuntamenti, e non deve presentare perdite d'olio.
CARROZZERIA:è il biglietto da visita della moto, ma non è detto che
rappresenti le reali condizioni del mezzo. Ad ogni modo, fatevi scalare dal
valore della moto eventuali riparazioni di carrozzeria, che sono onerose
(adesivi e carrozziere sono carissimi) e difficoltose (non è facile trovare chi
lavori BENE sulle moto, ed inoltre la Yamaha non fornisce i codici colore).
Su moto come la TDM, eventuali verniciature diverse dalle "originali"
potrebbero essere indice di incidenti o cadute.
TELAIO: il telaio della TDM è sempre stato verniciato, fin dalla
primissima versione. Un esperto potrebbe essere in grado di risalire ad
eventuali riparazioni o raddrizzature del telaio, semplicemente esaminandolo
visivamente.
LIBRETTO DI CIRCOLAZIONE: e' sempre bene dare un'occhiata al libretto,
per verificare QUANTI proprietari ha avuto la moto, e se possibile contattare
perlomeno il più recente.
GARANZIA: da tener presente che, secondo le recenti norme europee, i
concessionari sono OBBLIGATI a fornire una garanzia di un anno sull'usato. Non
sono invece tenuti a fornire garanzia se il mezzo è in "conto vendita".
Il riferimento è il decreto legge del 02/02/2002, pubblicato sulla Gazzetta
ufficiale del 08/03/2002 ed entrato in vigore il 23/02/2002.
Questo decreto introduce nuove norme a tutela del consumatore, introducendo
l'obbligo per il venditore di fornire una garanzia a chi compra acquista beni
usati (tra cui anche auto e moto, oviamente). Il D.L. ha sancito due anni come
garanzia minima per la compravendita di beni "nuovi"; nel caso dei beni usati
la responsabilità del venditore copre un periodo più breve, ma per legge mai
inferiore ad un anno.
La cosa interessante è che comunque, la durata implicita della garanzia è di
due anni; pertanto se il venditore non specifica nulla, magari tentando di
"fare il furbo", si intende valida la copertura per DUE ANNI.
Da precisare che nessuna garanzia è dovuta nelle compravendite tra privati,
pertanto se comprate da un privato avrete sì un prezzo più basso, ma non sarete
tutelati in alcun modo. Lo stesso dicasi per le moto che trovate in conto
vendita dai concessionari.
SPECCHI E FRECCE: indicatori di direzione e specchi retrovisori devono
essere omologati, pensa possibili multe e problemi in fase di revisione. Nel
caso in cui la TDM che avete addocchiato sia equipaggiata con materiale non
omologato, cercate di ottenere il materiale originale dal vecchio proprietario
(se non ce l'ha, potrebbe tralaltro essere indice di cadute o incidenti).
PORTAPACCHI: su moto votate al turismo come la TDM, la possibilità di
montare borse e/o bauletto prima o poi torna utile. Se la moto che avete
trovato monta già il kit per il montaggio delle borse, tantodi guadagnato: al
limite, se non interessa, si può sempre smontare e rivendere...
Se possibile, PROVATE sempre la moto. Attenzione però a non farsi trarre
in inganno: il primo TDM che ho provato io era un '94 con le gomme piatte, ed
era INGUIDABILE... il difetto era imputabile alle gomme e non alla moto, in
questo caso.
Allo stesso modo, le oscillazioni del manubrio attorno ai 60 km/h sono
abbastanza normali, soprattutto se la moto è gommata con i temutissimi Michelin
Macadam.
Se siete indecisi tra più moto di annate diverse.... dal '96 in poi il
TDM 850 è stato profondamente modificato. Il nuovo design è la cosa più
evidente, ma ci sono molte importanti differenze anche a livello di motore e
ciclistica.
Chi ha guidato entrambe le versioni riassume le differenze in un briciolo di
grinta in più per la "vecchia" 850, bilanciati da un maggior equilibrio
ciclistico della MY 1996.
Nel 1999 sono state poi introdotte ulteriori modifiche: grafiche
adesivi, strumentazione (con contakm digitale, indicatore livello
caburante e spia della riserva), comandi, carburatori, cambio.
All'atto pratico le differenze maggiori sono un consumo inferiore e
l'omologazione euro1 a favore delle TDM 850 omologate dal 1999 in
poi.
Per quanto riguarda il PREZZO, il riferimento più affidabile è
l'EUROTAX.
Validi sostituti possono essere i listini dell'usato delle riviste più
affidabili; tenete presente che difficilmente i concessionari vendono una moto
usata alla quotazione eurotax per chi acquista (che già è maggiorata rispetto
alla compravendita tra privati, o al ritiro di un usato).
Una trattativa ben condotta potrà far scendere il prezzo, ma non attendetevi
miracoli; la TDM è una moto che tiene molto bene il valore sul mercato
dell'usato...
Ovviamente ogni difetto o imperfezione (danni, chilometraggi eccessivi, gomme
da sostituire) devono provocare una riduzione del costo della moto.
Questa è solo una rapida carrellata, ci sarebbero molti altri fattori da
considerare.
L'unico altro consiglio che vi do' è di non avere fretta, nella ricerca del
vostro TDM usato.
Prendetevi il tempo necessario, fatevi consigliare se necessario da meccanici
(o amici fidati): trovare la moto giusta potrebbe richiedere qualche tempo, e
la fretta - come in tutte le cose - è una cattiva consigliera.