I percorsi sono stati studiati per cercare di soddisfare le varie esigenze.
Per evitare un lungo serpentone che, alla fine, sarebbe stato ingestibile, abbiamo previsto tre
percorsi giornalieri a numero chiuso, più uno di riserva da aggiungere in funzione del numero di
iscritti.
Per ogni equipaggio forniremo un dettagliato road-book con le indicazioni delle soste e dei rifornimenti.
Pertanto chi lo desiderasse potrà effettuare i vari percorsi in completa autonomia.
Chi invece preferisse restare col gruppo dovrà semplicemente "adattarsi" all'andatura del "capocolonna"
ed evitare di mettersi in situazioni pericolose per sé e per gli altri.
Dato che i percorsi richiedono un certo impegno stiamo valutando la possibilità di effettuare pranzi al
sacco o comunque tali da non obbligarci a soste interminabili.
Inoltre chi non se la sentisse di affrontare troppi chilometri e desiderasse vivere un Village più
"tranquillo" potrà usufruire della guida "Vivi Village", a disposizione di tutti, con le indicazioni
per visitare i luoghi più caratteristici dalla terra "pinguina".
In fondo a questa pagina è possibile effettuare il download dei percorsi.
Percorso 1 Alta via dei vini (itinerario alta collina)
Il percorso di 194 Km si snoda fra le colline dell'Oltrepò pavese dove si producono vini di eccellente qualità.
Sosteremo a Varzi, famosa in tutto il mondo per
l'ottimo salame e da qui proseguiremo per il passo
del Penice (1149 m). Visiteremo
Bobbio
e il santuario di San Colombano,
patrono dei motociclisti. Dopo aver percorso un
breve tratto della Val Trebbia risaliremo
al passo del Brallo (951 m) per poi ridiscendere attraverso la Val Staffora,
al cui termine ci fermeremo, per una breve sosta pranzo, presso il
ristorante "Antico Varzi". Ritorneremo a Canneto Pavese (Stradella) attraverso la
Val di Nizza. Le strade poco trafficate offrono scorci panoramici che sanno trasmettere
un senso di assoluta libertà. Notevoli gli scorci dalla "Madonna del vento",
nei pressi di Montalto Pavese, dove ci riposeremo per qualche minuto e ne approfitteremo
per scattare le foto di rito.
Percorso 2 Val Trebbia-Passo di Cento Croci.
Questo é, forse, il percorso più impegnativo, non tanto per i chilometri, circa 405, quanto per la
configurazione del tracciato; una curva unica dall'inizio alla fine.
Da Stradella ci inoltreremo lungo la Val Tidone e da qui seguendo la
Val Trebbia, un vero "cult" per tutti i
motociclisti, arriveremo in Liguria nei pressi di Recco. Dopo una sosta a Chiavari, per il fare
rifornimento e per gustare la tipica focaccia, proseguiremo lungo la SS 1 Aurelia. Dopo Sestri Levante,
piegheremo a sinistra in direzione Varese Ligure seguendo la SS 523 fino al passo di Cento Croci (1055 m).
Qui ci fermeremo un'oretta per il pranzo al sacco. Circa 6 Km prima di Borgo Val di Taro imboccheremo la
SP4 che, passando per Bedonia, ci porterà in Val di Ceno per proseguire in un tripudio di curve fino al
passo del Tomarlo (1494 m). Pur essendo poco conosciuto, questo passo che collega la Val Nure con la Val
di Ceno e la Val d'Aveto è motociclisticamente godibilissimo. L'ottimo fondo e la configurazione del
tracciato invitano a correre. Per una volta cerchiamo di resistere alla tentazione e non accogliamo l'invito.....
godiamoci questo giro da mototuristi.
Superato il passo ci immetteremo nella Val d'Aveto, che costeggiando il torrente omonimo si ricongiunge con la
Val Trebbia nei pressi di Marsaglia.
La Val d'Aveto è piuttosto stretta, ma il fondo è buono. Qui, più che mai, è importantissimo non allargare
le curve.
Rientreremo a Stradella per strade secondarie non prive di fascino. Da segnalare il tratto che congiunge
Agazzano con la strada statale della Val Tidone.
Percorso 3 Bellagio/Passo del Ghisallo
Questo percorso si snoda all'interno del cosiddetto Triangolo Lariano, ossia la penisola che divide il ramo
di Lecco dal ramo di Como dell'omonimo lago, detto anche Lario.
La lunghezza è di circa 325 Km (compresi i trasferimenti) e si svolge su strade generalmente ampie, di fondo
buono, divertenti da guidare, a tratti impegnative, sicuramente panoramiche.
Perché se ne possa godere appieno sarà naturalmente necessaria la collaborazione dei partecipanti: come prima
cosa, oltre al rigoroso rispetto dell'orario di partenza e della durata delle soste, sarà importante trovarsi
alla partenza da Stradella con il pieno, per evitare di iniziare da subito a spezzare l'andatura. Lungo
la strada non troveremo molti distributori, quindi è importante non sottovalutare questa raccomandazione.
Come detto le strade saranno divertenti, ed alcuni tratti inviteranno ad aprire il gas: meglio moderarsi, perché
(soprattutto la domenica) il Triangolo Lariano si popola di ciclisti che si misurano con le impegnative salite
che anche noi percorreremo, e di turisti variamente motorizzati.
Un ultimo consiglio: verificate le condizioni delle pastiglie dei freni perché, anche se le quote raggiunte sono
contenute, le pendenze sono notevoli e l'impianto frenante verrà decisamente stressato.
Partiremo da Stradella alle 08.30 dirigendoci verso Lodi, dove entreremo in autostrada (A1) che percorreremo fino
alla barriera di Melegnano; di qui seguiremo la Tangenziale Est fino a Usmate Velate, esaurendo così la fase di
trasferimento (90 Km circa).
Il pedaggio per il tratto dell'A1 percorsa è di 1,5€, ed altrettanto è dovuto per la Tangenziale Est: la
raccomandazione è di preparare in anticipo le somme in modo da sveltire il passaggio.
Usmate Velate segna l'inizio del percorso "vero": lasciata la Tangenziale ci addentreremo per strade secondarie
nel cuore verde della Brianza raggiungendo Missaglia, dove è prevista la sosta caffè alla pasticceria Comi, che
possiamo garantire essere all'altezza delle migliori aspettative.
Finora abbiamo guidato in pianura, ma ripartiti da Missaglia salendo a Sirtori e ridiscendendo a Rovagnate
cominceremo ad assaggiare un po' di curve e controcurve sulle colline della Brianza. Da Rovagnate arriveremo
all'attacco della salita di Paù, uno dei tratti più tecnici e impegnativi del percorso. La pendenza è notevole,
la carreggiata non molto larga, la sequenza di curve e tornanti serrata: meglio mantenere una prudente distanza di
sicurezza da chi ci precede. Tornante dopo tornante raggiungeremo Colle Brianza, che ci offrirà un incredibile
panorama che spazia, nelle giornate più limpide, dal Monte Rosa alla catena appenninica attraverso tutta la pianura
padana.
Da Colle Brianza l'itinerario si snoda nei boschi lungo la cresta di una catena di colline portandoci sino a
Galbiate, da cui scenderemo in direzione di Lecco con un magnifico colpo d'occhio sul lago di Garlate.
Lambita Lecco, che lasceremo al di là dell'Adda, proseguiremo verso Valmadrera e costeggeremo il lago fino ad Onno,
da cui saliremo verso Valbrona seguendo una strada per un lungo tratto "appesa" ad una parete di roccia: in questo
tratto faremo una breve sosta per delle foto.
Superata Valbrona, scenderemo ad Asso, da cui saliremo verso il valico del Ghisallo, dove sorge il Santuario della
Madonna del Ghisallo (patrona dei ciclisti) a cui i più grandi campioni, da Coppi a Moser, hanno donato alcuni dei
loro ricordi più significativi oltre alle loro biciclette.
Esaurita la sosta di rito, ripartiremo per pochi kilometri, fermandoci al Belvedere di Civenna dove, dal piazzale
del monumento dedicato ai motociclisti, potremo godere di un meraviglioso panorama sul ramo lecchese del lago,
dominato dal massiccio delle Grigne.
Saremo a questo punto in orario di pranzo e quindi raggiungeremo la Trattoria Baita Belvedere di Chevrio percorrendo
anche poche centinaia di metri di (facile) sterrato; come meritato premio per le fatiche della mattinata potremo
gustare specialità locali (tra cui la "polenta uncia"), confortati una volta di più da un grande panorama verso
la punta di Bellagio e il ramo comasco del lago. A poche centinaia di metri dalla trattoria il Belvedere Macallè,
per chi di panorami non fosse ancora sazio.
Ripartiti dalla trattoria, una sinuosa quanto panoramica discesa ci porterà a Bellagio dove potremo concederci
una sosta-passeggiata digestivo-contemplativa tra le caratteristiche viuzze del paese.
Lasceremo Bellagio lungo la strada costiera verso Como, e curva dopo curva raggiungeremo Nesso: in questo tratto
converrà essere molto prudenti nell'attraversamento dei paesi, che stretti tra lago e montagna lasciano poco spazio
alle manovre e tanto alle "sorprese".
Da Nesso la strada sale nei boschi con pendenze anche notevoli verso la Colma di Sormano, la "Cima Coppi" di questo
giro con i suoi 1125 metri. Divertente sarà anche la discesa che ci porterà a Canzo, da cui devieremo verso il lago
del Segrino, costeggiandolo per un tratto. Da qui avremo l'ultimo tratto in discesa verso i laghi di Pusiano e
Bosisio Parini e la pianura.
A Bosisio Parini comincia il rientro, dapprima sulla superstrada Lecco-Milano, poi sulla Tangenziale Nord, la
Tangenziale Est, l'autostrada A1 fino al casello di Lodi (altri 1,5+1,5€) infine a Stradella.
Percorso 4 Castell'Arquato-Bardi (percorso di riserva)
Quest'itinerario che, per il momento, teniamo nel cassetto, potrebbe essere effettuato (così com'è o con alcune
varianti) sabato 29 e "dedicato" a tutti i partecipanti che saranno in loco già da venerdì 28.
Questo tour, la cui parte finale è comune al percorso 2, ha il suo fulcro nella visita a
Castell'Arquato splendido borgo
medievale che si erge, come una sentinella, a guardia del corso dell'Arda. Passare sotto le volte e risalire i
ripidi e tortuosi vicoli fra le sue case è un po' come risalire il corso del tempo.
Superato il passo del Pellizzone (1029m) giungeremo a Bardi famosa per il suo
castello, secondo in Europa per
dimensioni.
Il rientro è previsto seguendo la Val di Ceno, la Val d'Aveto e la Val Trebbia.
PUNTI DI RITROVO
Per facilitare il raggruppamento degli equipaggi, provenienti dai vari alberghi, che parteciperanno ai tour programmati, abbiamo individuato due punti di incontro.
Punto di ritrovo N°1
Da qui partiranno i gruppi direttia nord (Bellaggio-Ghisallo)
Punto di ritrovo N°2
Da qui partiranno i gruppi diretti a sud (Alta via dei Vini, Valtrebbia-Cento Croci, Castell'Arquato-
Bardi)
La sera precedente ogni equipaggio indicherà all'organizzazione il percorso scelto, compilando un apposito modulino.
Si raccomanda la massima puntualità, e il pieno benzina.
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