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Viaggio in Provenza [Reportage]

La scelta degli hotel e' stata effettuata dall'Italia, cercando di scegliere una sistemazione non costosissima e di assicurarsi il livello minimo di qualita', in modo da avere maggior tempo in luogo e non dedicar parte delle giornate alla ricerca di una sistemazione. Per cui ci siamo rivolti alla catena alberghiera IBIS, mixando la zona con la diponibilita' di posti letto. Abbiamo quindi suddiviso l'area della Provenza e della divagazione (alta savoia) in tre aree minori ed abbiamo cercato tre sistemazioni che ci permettessero delle buone postazioni base con spostamenti per le visite che fossero sostenibili in termini di km di viaggio giornalieri. E quindi sono usciti i tre alberghi:

  1. IBIS Chambery (2 notti)
  2. IBIS Center gare Avignon (5 notti)
  3. IBIS Sisteron (3 notti)

Giudizi sistemazione alberghiera:

IBIS Chambery: senza lode ed infamia, tranquillamente sostituibile con altri in luogo. Nella zona e' facile reperire una sistemazione. Parcheggio interno all'albergo. Area dell'albergo chiusa di notte da recinzione e cancello di ingresso. L'albergo e' locato in una zona commerciale di grandi dimensioni.
IBIS Center gare Avignon: Perfetto sia per locazione che sistemazione. Centralissimo. Con parcheggio custodito gratuito per le moto (c'e' da richiedere il ticket di uscita gratuito alla reception). Il parcheggio e nella zona semi interrata dell'albergo. Abbastanza comodo per i collegamenti stradali e facilmente raggiungibile senza grandi impedimenti di traffico. Il centro di Avignon si raggiunge a piedi in 5 minuti.
IBIS Sisteron: senza lode ed infamia. In posizione molto tranquilla. Parcheggio interno all'albergo. Area dell'albergo chiusa di notte da recinzione e cancello di ingresso.

Breve descrizione del viaggio e delle note "turistiche".

- Primo Giorno: Partenza. E' una delle cavalcate piu' lunghe.Il piacevole arriva una volta usciti dall'autostrada. Da vedere: La strada del Moncenisio, il passo ed il lago, la discesa verso la Svizzera. Nella porzione di strada tra Lanslebourg-Mont Cenis e St-Michel de Maurienne ci sono diverse fortificazioni medioevali tenute molto bene (se rimane del tempo vale la pena la visita). Strada molto scorrevole e piacevole... da bikers.
INFO: Attenzione alle festivita'. L'unico inconveniente lo abbiamo avuto con la scelta del giorno di partenza: 15 Agosto Ferragosto. In quel giorno tutti distributori della zona erano chiusi e rimanevano solo i self-service. Questi ultimi funzionano tramite carta di credito o "Bancomat". La carta di credito con circuito Mastercard ha avuto moltissimi problemi nell'essere "letta" e se non era per una signora belga con la sua "american express" saremmo rimasti a piedi. Negli altri giorni, con la presenza del personale e delle casse automatiche, la nostra "mastercard" non ha avuto nessun problema. Tenere presente che la distanza media tra un distributore e l'altro e' di almeno 30 Km.
Tappa in formato AXE per Autoroute 2003

- Secondo Giorno: Partenza da Chambery, visita della parte ovest del Parco regionale du Massif des Rauges e raggiungimento di Annecy. Annecy e' chiamata giustamente la Venezia francese. Molto bella, inserita tra diversi piccoli canali, costellata di piccole botteghe e bar-saladerie. Da vedere il Palais de l'Isle, i palazzi e le costruzioni del centro e le piccole vie lungo i piccoli canali. Romantica e colorata. Ritorno percorrendo la via piu' scorrevole fino alla zona sud del parco regionale du Massif des Rauges e poi divagazione nella sua parte sud. Zona ricac di pascoli e natura.
Tappa in formato AXE per Autoroute 2003

- Terzo Giorno: Trasferimento ad Avignon. Strada in stile Biker: scorrevole, con curve molto belle e raccordate ed a volte "troppo esaltanti" (troppo perche' invitano ad aumentare la velocita' e la "police" non e' molto gentile... ma l'abbiamo "sfangata"). Asfalto ottimo. Ci sono due tratti favolosi e suggestivi (sia per guidabilita' che per panorami ed ambientazione naturalistica): Tra St-Michel de Maurienne ed il passo Galibier e tra Serres e Vaison-la-Romaine. In particolare questo ultimo tratto iniziera' la serie di gole ampie o strette che siano, che riempono la Provenza. Se rimane del tempo, oltre a soffermarsi per godere della natura che si incontra (e ce ne e' molta che merita una sosta) si possono visitare i mille piccoli borghi che si incrociano nell'ultimo tratto del percorso. Inoltre le cittadine di Vaison-la-Romaine e Chateauneuf-du-Pape sia per la storia che per il vino ed i manufatti.
Tappa in formato AXE per Autoroute 2003

- Quarto Giorno: Visita ad Avignon. Avignon e' meravigliosa, ricchissima di storia, colma di luoghi carichi di emozioni. A volte austera, a volte romantica, a volte languida a volte severa, ma sempre piena di calore dato dall'architettura che si mescola, dal groviglio di razze ed etnie, dagli artisti di strada e dalla serenita' che infonde. Noi ci siamo innamorati di questa citta' cosi' piena di storia e di anime. Ci simao innamorati della piazza di fronte al Palazzo dei Papi (di notte e veramente unica l'emozione che suscita) e dal magnificente frontale di questo palazzo che ti infonde subito la sensazione di "dominio" della citta' ma che poi ci "costringe" piacevolmente a passare le seguenti cene proprio li'. Era come se ogni giorno gli dovessimo un saluto di riguardo. Ne sono rimasto incantato. Per non dire poi della proverbiale risata del caricaturista che si trovava nella piazza dell'orologio e delle sue mille espressioni o della giostra tipicamnte provenzale che di notte fa' faville ed ipnotizza i bambini o del gruppo di indiani d'america e del loro spettacolo, o del Pont d'Avignon, del Petit Palais e di molto altro.

- Quinto Giorno: Destinazione la Camargue e ritorno. Da Avignon ci dirigiamo verso St-Remy-de-Provence e poi Les-Baux-de-Provence. Les-Baux-de-Provence e' un piccolissimo borgo fortificato arroccato su di uno sperone di roccia, molto caratteristico. D'estate si tengono tutte le sere spettacoli di rievocazione storica. La sua posizione e' davvero dominante nella zona ricca di vigneti. E' un bel mix di archittetura medioevale, tardo medioevale e di similitudini romane. Da visitare. Da qui' direttamente a St-Maries-de-la-Mer. Cittadina spagnoleggiante, con un lungomare (lungodiga...) da far invidia a Rimini. Molto molto turistica. Da vedere il tour in battello o motonave del Rhone (Rodano). Bella la natura. C'e' da vedere anche uno spettacolo "pilotato" dei famosi Tori e cavalli provenzali compresi nel prezzo del biglietto del tour. Per chi ama la natura ed i suoi spazi e una bella visita. Se poi vi rimane tempo e' da visitare anche Aigues Mortes. Splendido e' lo spettacolo di fenicotteri rosa che ci si e' presentato sulla strada del ritorno. Unica attenzione in moto e' per le libellule che riempono i cieli dei pantani e delle paludi della Camargue: hanno delle dimensioni elicotteristiche.
Tappa in formato AXE per Autoroute 2003

- Sesto Giorno: Fontaine-de-Vaucluse. Piccolo borgo provenzale. Un tempo era un importante centro per la produzione della carta. La forza del torrente che gli scorre a fianco crea suggestivi angoli di natura e giochi d'acqua e da' la possibilita' di muovere vecchie le ruote delle cartiere (visitabili). Il nome del paese e' dovuto al fatto che il torrente sgorga dalla pietra vacua del monte che sovrasta il borgo (da qui' Fontaine-de-Vaucluse). Fatto singolare e' che il giorno prima della nostra visita, alcuni archeo-sub avevano trovato dei resti romani all'interno della sorgente. E noi ovviamente abbiamo cercato di sbirciare il loro lavoro ma non siamo riusciti a vedere un granche' dei ritrovamenti. Poi diritti fino alla fotografatissima Abbaye de Senanque. E' proprio come la si vede nelle foto. Dall'abazia ci spostiamo ad una vera meraviglia della natura: Il sentiero dell'ocra a Rousillon. In mezzo a colline verdi e calcaree, un promontorio completamente circondato da alberi secolari si staglia nella zona centrale della Vaucluse. Salendo al centro di questo bosco si scopre un vero e proprio mix tra i colori del grand canyon ed il Colorado. Il colore ocra e' nato qui'. E' possibile fare una piccola escursione in mezzo a questa natura cosi' unica... ovviamente a pagamento. Sabbia e polvere sottilissima, color ocra, giallo, arancio, marrone e tutte le loro sfumature. Poi il piccolo paese, anch'esso coloratissimo (molte case sono colorate utilizzando la polvere color ocra). Molto carina la piazzetta, suggestiva e romantica. Se poi si vuole concludere la giornata con un altro ambiente naturale fuori dal comune si puo' raggiungere Rustrel e visitare COLORADO PROVENCAL. Sullo stile del sentiero dell'ocra, si entra in un paesaggio costituito di falesie color ocra che va' da somiglianze del grand canyon a quelle del deserto africano. Un mix di colori caldi (Marrone, rosso, arancio, giallo, bianco, verde smeraldo).
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- Settimo Giorno: Visita del Parco Naturale Del Luberon. In sequenza una serie di borghi nati negli anni dal 1000 al 1500, ricchi di storia e carichi dei destini di molte persone che hanno popolato quelle zone. Bonnieux, Lacoste (terra del marche de Sade), Buoux (singolare la storia del suo forte, vera e propria cittadina fortifica costruita su di uno sperone di roccia), Lourmarin, borgo noto per la pubblicita' della Clio ma anche per essere il luogo ove e' sepolto Albert Camus.
Tappa in formato AXE per Autoroute 2003

- Ottavo Giorno: Trasferimento a Sisteron. Visita veloce a Carpentras (citta ricca di storia e... turisti). Poi Tappa forzata sul Mont Ventoux. Percorso da bikers. Sulla cima del monte si ha un panorama eccezionale a 360° su tutta la provenza... mozzafiato. Poi via verso Sisteron passando per Sederon e St-Vincent-sur-Jabron. Paesaggi da film western.
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- Nono Giorno: Si parte da Sisteron per fermarsi come prima tappa a vedere le strane falesie chiamate Les-Mees. Sembrano dei giganteschi formicai o giu' di li'. Poi taglio netto verso sud meta le gole del Verdon. Soprassediamo per il momento a Mousters-Ste-Marie (la visiteremo domani) ed iniziamo il percorso del versante nord delle gole. E subito la prima meraviglia. Sono le 8 e mezzo del mattino, c'e' pochissima gente, anzi siamo ancora soli a percorrere questo ambiente e abbiamo un primo grande colpo di fortuna. Assistiamo al primo volo di un gruppo di tre giovani aquilotti e dei loro genitori. Magnifico. Gli unici umani presenti oltre noi, 2 guardie del parco. Spettacolare. Da rimanere a bocca aperta per la maestosita', la grazia, l'eleganza, la possenza. Ma ora ci buttiamo a capofitto nelle gole. Continua lo spettacolo della natura. Ci soffermiamo molte volte a mirare il panorama, il color smeraldo delle acque e della vegetazione. Davvero eccitante il percorso sino a Castellane, tappa per il pranzo. Ritorno per lo stesso percorso, sino alla divagazione per Chalet de la Maline e per visitare il punto piu' alto delle gole del versante nord. Ulteriore colpo di fortuna. Uno dei due adulti di aquile ha deciso di salutarci e ci vola sopra i caschi per diverso tempo. Rientriamo a Sisteron poco dopo in quanto un bell'acquazzone estivo ha deciso di venirci a trovare.
Tappa in formato AXE per Autoroute 2003

- Decimo Giorno: Percorriamo la Rue du Napoleon da Digne verso Castellane e poi diritti verso il versante sud delle Gole del Verdon. Questo versante e' piu' trafficato, ma comunque molto bello. Per fotografarlo bene occorrerebbe percorrerlo al contrario. Piu' dolce il panorama che si osserva e si percorre. Come sempre ottimo asfalto e strada molto godibile. A meta' del percorso un ponte passa sopra al punto piu' profondo di questo lato delle gole. Molto suggestivo. Al termine delle gole ci fermiamo a Mousters-Ste-Marie per visitarla e fermarsi per il pranzo. E' un piccolo centro annidato in una delle aperture delle gole, molto romantico. Da visitare.
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- Undicesimo giorno: Rientro in ITALIA (progettato un giorno di riposo in Valle D'Aosta). Il percorso era previsto passase per il Col de la Bonnete (il passo piu' alto d'Europa) ma il disputarsi di un rally non ce lo ha permesso. Quindi abbiamo optato per un percorso molto bikers modificato anch'esso causa maltempo, ne e' venuto fuori un andirivieni di curve molto gustoso: Sisteron-Gap-Embrun-Briancon-Monginevro-Cesana-Salice d'Ulzio-Susa-Moncenisio-Bessans-Val d'Isere-Passo del Piccolo San Bernardo- La Thuile. Abbiamo trovato piggio, neve vento e temperature molto basse e vi assicuro che se il percorso vi risulti strano e' solo per il fatto che abbiamo evitato situazioni metereologiche peggiori. Arrivati in Italia a La Thuile abbiamo ritrovato il sole.
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- Dodicesimo giorno: Giorno di riposo con una piccola escursione nella Val Veny e passeggiate nei dintorni. Le alpi Aostane sono proprio uniche, imponenti, severe ed affascinanti. Proprio una bella e riposante giornata in mezzo alla natura.
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- Ultimo Giorno: Rientro a casa. 725 km di sardostrada noiosissima.
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