Pinguilario, ovvero motoraduno del Ghisallo
Prima di tutto, per i non addetti ai lavori, è necessaria una
spiegazione sul significato di "Pinguilario".
Trattasi di definizione, attribuita da Andrea/crust28, ad una
pinguinata (motogita dei Pinguini) sulle rive del Lario (lago di
Como/Lecco). In pratica il raduno del Ghisallo era solo una "scusa"
per una piacevole giornata in compagnia.
Ore 6,00 sveglia....accompagnata da irripetibili insulti della mia
dolce metà che non voleva assolutamente saperne di svegliarsi.
Apro le finestre e ....noto con piacere che una spessa coltre di
nebbia copre la bassa lodigiana; incominciamo bene, mi dico!
Rapida colazione in compagnia della mia cagnona, che pretende la sua
parte di biscottini, poi subito alla vestizione.
Calzamaglia, maglione pesante, calzoni in pelle, stivali, giaccone
invernale, sottocasco....ma dove cavolo è finito il sottocasco???
Comincia una spasmodica "caccia al tesoro", ma dell'infame nessuna
traccia. Dopo un quarto d'ora di inutili tentativi, prendo il
coraggio a due mani, e con tutta la "gentilezza" di cui sono capace
risveglio mia moglie. Seconda serie di insulti per scoprire che
l'incriminato era nel solito cassetto. Il guaio è che il "solito"
come nel gioco delle tre tavolette, cambia ogni volta.
Abbozzo un sorriso, ringrazio, azz...sono già le 7,15! Mi precipito
nel box, infilo il casco, monto sulla la belva e via.
La visibilità è quasi nulla; inizio un'impari lotta con la visiera
del casco e mentre procedo a velocità di "stallo", il SAGGIO che c'è
dentro di me dice: < ma chi te lo fa fare? > Faccio finta di non
averlo sentito e proseguo.
Imbocco la A1, poi la tangenziale est e finalmente arrivo al
distributore Agip dove ho appuntameto con Enrico (henry) che arriva
puntualissimo dopo qualche secondo.
Non lo avevo mai visto prima, ma la sensazione è sempre la stessa, mi
pareva di conoscerlo da sempre (potenza della ML e del forum....).
Ormai la nebbia si è diradata e arriviamo al Bennet di Erba, dove è
previsto l'incontro con gli altri Piguini, senza ulteriori problemi.
Siamo i primi, ma dopo pochi minuti cominciano ad comparire gli altri.
Primo arriva Luca (il più fermone tanto per intenderci), poi
Fabrizio/efferre (riconoscibile a distanza per le inconfondibili
corna sul casco), Christian/cilindro (il miglior TDMista di
Cerrete),Anrea/crust (nostro mentore e nostra guida), Matteo/bradipo
(vecchia conoscenza), Lorenzo/il tecnico (non si può non notarlo),
Giovanni/watsit...ecc. ecc. (ah Giova quando ti decideraia cambiare
nick), ma chi è quello che sta arrivando?? No, non ci posso
credere...è Mario/sulasei da Treviso (Mario sei grande!; e poi una
sula fra i pinguini ci sta proprio bene).
Chiedo scusa a tutti quelli che non ho nominato, soprattutto alle
zavorrine, ma è notorio che a una certa età (ma anche prima)
l'Alzheimer ha effetti devastanti...
Bene, terminati i convenevoli si parte alla volta del Ghisallo. Già
qualche chilometro prima, ci si trova incolannati e ci rendiamo conto
che in cima i motociclisti convenuti per questa manifestazione,
saranno veramente tanti.
Con un po' di fatica troviamo un posticino dove parcheggiare le
nostre cavalcature e ci buttiamo nella mischia.
Qui sono rappresentati tutti i tipi di moto, dalla supersportiva,
alla BMW anni 50 e mi viene spontaneo pensare che siamo veramente
tantissimi accumunati dalla stessa passione.
Ci fermiamo solo 45 min. e poi ripartiamo per circumnavigare il
Lario.
Scendiamo verso Bellagio, la nebbia mattutina ha lasciato il posto ad
un sole magnifico, e le strade che percorriamo sono rese ancora più
belle dai colori autunnali.
Curva dopo curva raggiungiamo Bellagio per poi proseguire alla volta
di Como e soprattutto per trovare un posto dove dare sollievo al
nostro apparato gigerente.
Finalmente ne individuiamo uno che fa al caso nostro e parcheggiamo
le moto con qualche difficoltà (a proposito, devo ringraziare Andrea
per il suo aiuto nelle manovre di posteggio che, causa la mia
bassezza, diventavano abbastanza problematiche).
Pranziamo a base di bruschette, piadine, crostoni del lago e
annafiamo il tutto con abbondanti caraffe di birra.
Si parla, si ride, si scherza e ancora una volta la sensazione si
rinnova: mi pare di essere fra amici conosciuti da sempre.
Toh, guarda.....si stanno fermando qui per mangiare anche dei
fazeristi!
La giornata non ha ancora finito di riservarci sorprese; i due
fazeristi altri non sono che i "grattapedane" Marco Schilardi (detto
l'Iscariota (per aver rinnegato il TDM) e Lionel Garnaroli da San
Marino.
Grandi saluti e ancora un goccio di birra; tanto per non lasciarli
soli!
Purtroppo il tempo è tiranno ed è giunta l'ora di ripartire.
Riprendiamo la statale per arrivare alla "testa" del lago e dopo una
breve sosta per il caffè ci dirigiamo verso Colico per imboccare la
superstrada alla volta di Lecco.
A questo punto ci siamo un po' sgranati e come accade spesso sulla
via del ritorno non abbiamo potuto salutarci come avremmo desiderato.
Sulla superstarda, mentre procedo rigorosamente a velocità codice
(100 Km/h), vengo sverniciato da Cilindro, sorrido sotto il casco; la
voglia di riprenderlo è tanta, ma poi ricordo che per quet'anno ho
già dato il dovuto alle casse dello stato e quindi lascio perdere.
Calano le prime ombre della sera e, mentre torno, la mente va alla
giornata appena trascorsa. Rivedo i volti di tutti e come mi accade
sempre mi prende un velo di malinconia.
Ma, nel contempo, sono felice, perchè ho la certezza che giornate
come questa si ripeteranno.
Grazie a tutti!!!!
Luciano "il nonno"
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